“Tutti in piedi, arriva il maestro!”.
Ciascuno corre al suo posto e, dopo il saluto, i ragazzi si siedono, a coppie, nei loro banchi di legno con il piano inclinato, estraggono dalla cartella un astuccio in legno, ne fanno scorrere il coperchio e prendono una penna provvista di pennino, che immergono nel calamaio in ceramica incassato nel banco, pronti a cominciare la lezione e a scrivere su di un piccolo quaderno dalla copertina nera e il profilo rosso.
Al Museo Storico Etnografico è possibile rivivere questa atmosfera, tornando indietro nel tempo in un’aula scolastica della prima metà del Novecento.