L’anima agricola del territorio ne rappresenta davvero la vocazione più antica, costituendo, fino all’Ottocento, l’attività prevalente.

Proprio dove un tempo avveniva il lavoro dei contadini al servizio dei Caccia, oggi si racconta l’attività agricola che vedeva un prodotto fondamentale, il mais, principale alimento della popolazione locale, consumato sotto forma di pane e polenta. Accanto ad esso, ortaggi e frutta erano una produzione che arricchiva una dieta povera di proteine.

Accanto al campo, il bosco era un’altra risorsa non meno importante e il legno che ne derivava era il materiale principe per riscaldarsi in primis, ma anche da costruzione e per la produzione di arredi, attrezzi e oggetti d’uso quotidiano. Dal taglio delle piante, alla stagionatura delle essenze, fino al taglio delle assi, lungo il percorso si può comprendere un lavoro faticoso ma di grande competenza e abilità.